Tutti contro Putin. Così si chiude la legislatura più filorussa e anti-Ue di sempre L'Italia uscita dal 4 marzo 2018 ha messo in discussione il suo ruolo nel mondo, quello di fondatore della Nato e dell'Ue. Dall'infatuazione per la Russia alla sbandata per la Cina, eravamo il ventre molle dell'Occidente. Ora non più 25 FEB 2022
A Ushuaia, nella Terra del fuoco, si capisce che Pechino preoccupa più dei carri di Putin Il vantaggio cinese su America e Russia in un luogo di competizione strategica: l'America latina 18 FEB 2022
editoriali La sfida europea alla Via della seta La Global Gateway e i 300 miliardi in infrastrutture. Bene, ma non basta Redazione 02 DIC 2021
l'intervista Centinaio va a Taiwan Il sottosegretario all'Agricoltura annuncia al Foglio una missione da membro del governo: "Non ci vedo nulla di male". Ma la Cina potrebbe dissentire 08 OTT 2021
il pivot di ursula L’Ue vuole fare concorrenza alle nuove vie della Seta di Pechino Nel suo discorso sullo stato dell'Unione, la presidente della Commissione lancia la sfida alla Cina. Per creare legami, non dipendenze, con la regione dell'Indo-Pacifico. La Germania plaude 16 SET 2021
lettere Caro Cesaratto, l’Italexit non è una grande chance, è una sciocchezza Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa 26 GIU 2021
Draghi cerca di uscire dalla trappola della Via della Seta Alla fine del G7, il presidente del Consiglio si trova in una posizione molto scomoda: vorrebbe uscire dall'intesa politica firmata da Di Maio nel 2019 ma non può, perché i rischi sono troppo alti. Meglio allora depotenziarla a ogni occasione pubblica. Parla Rebecca Arcesati, analista Merics 14 GIU 2021
L’amore di Orbán per la Cina è un bel guaio per Salvini Una lunga inchiesta svela i reali risultati dell'attivismo pro-Cina del primo ministro ungherese: nessun beneficio economico, ma molti benefici per la Cina, tra pressioni politiche e spionaggio. La parabola di Orbán somiglia a quella di Grillo e dei Cinque stelle. Ma l'Ungheria piace ancora così tanto al leader della Lega? 17 MAR 2021
Superare la Via della Seta Più Draghi, meno Dragone Finora il M5s era stato il partito più vicino alla Cina. Poi c'è stata la conversione atlantista di Di Maio. Ma per costruire una politica estera coerente serve avere le idee chiare e la fiducia degli alleati. Di Mario Draghi è difficile trovare anche solo un virgolettato su un media cinese, ed è il funzionario che menziona meno la Cina nei suoi discorsi. Da presidente della Bce, mise la firma sul primo investimento in valuta cinese per le riserve ufficiali. Ecco come, secondo gli esperti, si costruisce un rapporto sano con Pechino 15 FEB 2021